Claudia Larcher
Testo critico
Il ‘tappeto rosso’ esiste sia nella realtà (sociale) che nella metafora: stendere il tappeto rosso per qualcuno significa dargli un cordiale benvenuto, anzi significa di più: liberare la strada perché lui possa proseguire il suo cammino in modo privilegiato. Ma per ogni suo privilegio, altri pagano. Il tappeto rosso è perciò composto, come nell’installazione di Claudia Larcher, di spazzole legate insieme. Ciò non gli nega la bellezza e nemmeno le promesse di cui possono godere non soltanto coloro che ci camminano sopra; non da ultimo, fa effetto anche sugli spettatori. Il tappeto rosso e le spazzole appartengono a Venezia, al genius loci: il tappeto rosso viene steso per le Biennali e i Festival del Cinema, ma prima, e soprattutto dopo, bisogna pulire e spazzare profondamente.